Facile dire: vorrei una borsa! Quale borsa rispecchia maggiormente la tua personalità e le tue esigenze, o addirittura quali di queste sono già nel tuo armadio? La shopper, la pochette, la clutch, la bucket bag, la messenger, la briefcase, la saddle bag, la tote bag, la frame, la minibag, oppure la hobo? Sei padrona di tutte queste terminologie che ne definiscono le varianti?

Hobo? Che strano nome!

Ti potrebbe interessare sapere che il nome Hobo in inglese significa Vagabondo. Vennero definiti “hobos”, a fine ottocento, i migranti negli Stati Uniti che erano soliti vagabondare in cerca di un lavoro temporaneo, spesso lungo le nascenti linee ferroviarie, accompagnati dal loro fardello di stoffa appeso a un bastone che tenevano appoggiato sulla spalla. La forma floscia di questa borsa trae ispirazione proprio dai fardelli dei senzatetto. Circa 20 anni fa, in occasione della pubblicità del negozio su un calendario, per sottolineare la vendita di accessori e valigeria, avevo proprio interpretato un hobo con la Hobo, e proprio in stazione ferroviaria!

Diciamo che la Hobo di cui ti racconto oggi è però un fardello di lusso! 

Solitamente con Hobo si definisce una borsa morbida a mezzaluna o comunque di forma arrotondata, con o senza tracolla lunga. Grande interprete della Hobo è Borbonese, sia nelle sue linee più classiche che in quelle di ultima concezione, con larghe tracolle in cuoio, o comunque con dettagli più impattanti come le ampie anelle in metallo sulla tracolla, senza mai dimenticare, anche a volte solo con un accenno, il suo celeberrimo OP (occhio di pernice). 

Ti è piaciuta questa MAD? In una delle prossime ti racconterò anche quanto ha inciso la cappelleria nella mia attività.

Melega 1924