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fatiamo alcuni falsi miti: ecopelle e similpelle NON sono affatto due sinonimi come spesso sento dire.

Partiamo innanzitutto dal prodotto originale, la PELLE, la cui qualità varia in base al tipo di concia (vegetale o chimica), all’animale di appartenenza (bovini, ovini, serpenti, ecc), allo strato utilizzato (crosta o fiore), al taglio (intera, mezza ecc) e all’uso a cui sarà destinata (abbigliamento, calzature, borse, arredi..).

Se vogliamo essere precisi, la terminologia corretta per la pelle comunque conciata dovrebbe essere CUOIO, ma ormai è entrato nell’uso corrente definire cuoio il tipo più rigido, e pelle quello più morbido.

Le qualità della pelle sono l’estrema durevolezza e resistenza, la morbidezza unita alle elevate caratteristiche igieniche date dalla alta traspirabilità che contrasta l’aggressione di muffe e batteri tipiche degli ambienti umidi.

Non ultima, anzi probabilmente la qualità che più ci salta all’occhio, è la sua bellezza.

Il termine ECOPELLE è composto dal prefisso ECO che lega il prodotto alla ecosostenibilità e dalla parola PELLE, e si differenzia da quest’ultima nelle fasi di concia e di smaltimento che, utilizzando agenti a basso impatto ambientale, ne caratterizzano l’ecologicità.

Condivide le medesime qualità della pelle, ma tra gli svantaggi ha la maggiore alterazione del colore se esposta alla luce solare; entrambe hanno un costo maggiore della similpelle. Resta comunque un articolo di origine animale e quindi non è corretto utilizzarlo come sinonimo di similpelle.

Fate molta attenzione ai furbetti del web: spesso la parola ecopelle è utilizzata come specchietto per le allodole per poi rifilare prodotti 100% in poliuretano. Attenzione quindi alle etichette che ci tutelano.

La SIMILPELLE infatti è di aspetto molto simile alla pelle, ma totalmente sintetica. In pratica è costituita da una tela che può essere di cotone o di fibra sintetica, ricoperta da uno strato di materiale plastico (spesso poliuretano, che troverete nelle etichette con la sigla PU).

Possiamo sottolineare che il primo aspetto a favore della Similpelle è il prezzo contenuto, che si unisce alla facilità di pulizia, alla resistenza alla luce e all’impermeabilità, che porta però anche a una nota dolente soprattutto nel campo dell’abbigliamento, ossia la non traspirabilità.

C’è da segnalare che sebbene rispetti il mondo animale la similpelle è comunque un prodotto composto da materie plastiche, ma il difetto maggiore è quello della durata limitata nel tempo; infatti il film plastico di rivestimento tende a sfaldarsi, e l’attuale utilizzo dei gel igienizzanti per le mani velocizza questo problema.

Asciugale ben bene quindi, prima di afferrare la tua borsa in similpelle.

Ora possiedi tutti gli elementi per apprezzare pregi e considerare i difetti, e per poi scegliere la borsa realizzata nel materiale che più ti aggrada!

Spero che questo quarto MAD sia stato di tuo gradimento e interesse; se hai degli argomenti che vorresti approfondire, fammeli sapere! Sarò felice di sviscerarli. Alla prossima puntata!

Melega 1924

https://youtu.be/Jj4aGZQSnZc